Hardware per il self hosting

Voglio provare!

Supponiamo di voler fare subito un esperimento, lanciando un sito web di prova per fare un po’ di pratica. Naturalmente ci servirà un computer da dedicare a questo scopo. I requisiti sono bassi, per cui potremmo riciclare un vecchio computer che non usiamo più. Bastano infatti 4 GB di RAM e un processore dual core a 64 bit: praticamente qualunque computer prodotto dal 2008 in avanti. 64 GB di hard disk saranno più che sufficienti. Questo computer d’ora in avanti non avrà altra funzione che ospitare il nostro sito web e – se vogliamo – la nostra posta elettronica: tutto il contenuto dell’hard disk verrà cancellato.

Per connettere il computer a Internet, sarà necessaria almeno una porta di rete, anch’essa quasi sempre presente. A causa delle limitazioni di molti modem/router domestici, potrebbe essere più sicuro utilizzare il Wi-Fi, connettendo il nostro computer alla rete Ospiti.

In questa foto sono visibili 12 porte di rete Ethernet, di cui 5 utilizzate. Le porte Ethernet sono facilmente riconoscibili per la loro forma, necessaria ad accogliere il connettore dotato di linguetta di fissaggio.
ComponenteCaratteristiche
ProcessoreDual core – 1,5 GHz – 64 bit
RAM4 GB
Spazio di archiviazione64 GB (tutto il contenuto dovrà essere cancellato!)
ConnessioneConsigliata chiavetta o modulo Wi-Fi, in alternativa una porta di rete
Tabella dei requisiti minimi per un test

Perfino un vecchio portatile con lo schermo rotto potrebbe andare: una volta completata la configurazione iniziale, tutto avviene via web, collegandosi attraverso altri dispositivi. Quindi non c’è necessità di vedere nulla sullo schermo di quello che sta diventando il nostro nuovo webserver.

Il webserver è un particolare tipo di server, con la funzione di servire contenuti web (siti, email e quant’altro) ai client che lo contattano. Il client è un dispositivo connesso in rete usato da una persona per navigare in rete, ovvero consultare vari server contenenti le informazioni a cui la persona è interessata. Confusi? Pensiamo a Internet come ad un bar:

Al barSu Internet
Io sono il clienteUso un dispositivo client: il mio computer o lo smartphone
Entro nel barMi connetto in Rete
Voglio un’aranciataVoglio visitare bettinso.li
Uso la mia voce per fare una richiesta al baristaUso un browser (Chrome, Firefox) per visitare il sito
Devo fare una richiesta chiara, precisa ed udibileDevo ordinare al mio client di visitare bettinso.li, non bettinso.lo
Il barista mi serve un’aranciataIl server mi serve il sito web bettinso.li

Nota per chi è alle prime armi: se la mia richiesta non è chiara, precisa ed udibile, il barista avrà difficoltà a servirmi l’aranciata. Allo stesso modo, se la mia richiesta al computer non è perfetta, il PC avrà difficoltà ad esaudirla. Una volta fatto nostro questo concetto, il nostro rapporto con i dispositivi informatici migliorerà molto.

Noi vogliamo servire al mondo intero il nostro sito web, quindi dobbiamo mettere in piedi un webserver in grado di rispondere alla richiesta di qualunque client digiti il nostro indirizzo web.

Ora che hai un’idea dell’hardware necessario, cominciamo a parlare di connessione. Se invece vuoi saperne di più, puoi continuare leggendo la sezione qui sotto.

Torna indietro

Faccio sul serio

Se abbiamo intenzione di creare un’installazione permanente, i parametri importanti sono due: robustezza del sistema e risparmio energetico.

La velocità non è molto importante perché dipende prima di tutto dalla nostra connessione a Internet, e solo in seconda istanza dall’hardware che utilizzeremo. L’unico consiglio sulle prestazioni, oltre alla configurazione base espressa in Voglio provare, è l’utilizzo di un SSD al posto di un hard disk tradizionale.

ComponenteCaratteristiche
ProcessoreDual core – 1,5GHz – 64 bit
RAM4 GB
Spazio di archiviazione64 GB SSD (tutto il contenuto dovrà essere cancellato!)
AltroUna porta di rete
Tabella dei requisiti minimi per il webserver

Siccome siti web e server di posta devono essere sempre accesi per essere utili, un sistema robusto e parco nei consumi è quello che ci vuole.

Possiamo acquistare una workstation compatta da una linea business dei produttori più famosi, anche usata: se ne trovano tante in Rete a prezzi molto convenienti. Dell Optiplex, Lenovo ThinkCentre, HP ProDesk, Fujitsu Futro sono nomi da tenere in considerazione.

Se vogliamo qualcosa di più carrozzato, possiamo pensare a un vero server compatto: sacrificheremo un po’ di efficienza nel nome della robustezza e della semplicità di gestione. Il Dell PowerEdge T20 è un esempio, così come l’ancora più compatto HPE Microserver. Anche queste macchine sono prontamente disponibili a prezzi accessibili sul mercato dell’usato.

Se percorriamo la strada del server, ha sicuramente senso installare un hypervisor e mettere la nostra “casa sul web” in macchine virtuali. In questo modo basterà un solo dispositivo fisico per tutto. L’argomento merita però una trattazione a sé, quindi non sarà incluso in questa guida.

Se non scegliamo la strada della virtualizzazione, per ragioni di sicurezza è importante dotarsi di un secondo computer da adibire a firewall, per separare la nostra rete domestica privata dalla parte meno sicura dove risiederà il nostro webserver, detta DMZ.

ComponenteCaratteristiche
ProcessoreDual core – 64 bit
RAM2 GB
Spazio di archiviazione8 GB (tutto il contenuto dovrà essere cancellato!)
AltroDue o tre schede di rete LAN, eventuale modulo Wi-Fi secondo il proprio schema di rete
Tabella dei requisiti minimi per il firewall. Come si vede, basta una macchina veramente piccola.

Anche per il firewall possiamo acquistare un modello preconfezionato, ad esempio uno Zyxel USG20W-VPN, oppure costruire la nostra macchina fai-da-te riciclando un vecchio PC. L’affidabilità del firewall è importante, ma c’è un trucco: tutta la configurazione può essere salvata in un unico file. In caso di “disastro” basta creare una nuova macchina con lo stesso software e ricaricare la configurazione salvata.

Infine è d’obbligo ricordare che anche l’hardware ha le sue vulnerabilità. Un prodotto nuovo potrebbe non essere sensibile ad attacchi informatici di vecchio tipo. Inoltre un prodotto ancora dotato di un ciclo di vita attivo ha più probabilità di veder risolte nuove vulnerabilità, ad esempio con un aggiornamento del BIOS.

Ora che il quadro dell’hardware è chiaro, cominciamo a parlare di connessione.

Torna indietro

Attenzione: Queste istruzioni sono fornite a scopo didattico e illustrativo. Non sono pensate per un utilizzo professionale e sono fornite così come sono, senza nessuna garanzia. L’autore e i suoi collaboratori non possono essere ritenuti responsabili per nessun danno, di nessuna entità, derivante dall’uso delle procedure illustrate in queste pagine.