Ormai siamo in pieno 2024, e finite le feste è opportuno dare un rapido sguardo al passato e tirare le somme dell’anno concluso.
La situazione economica è stata uno dei grandi temi del 2023, con un’inflazione elevatissima e una politica economica determinata a fermarla. Con i prezzi alle stelle su tutti i fronti, bisognava ingegnarsi per trovare soluzioni “risparmiose”: nemmeno chi ha grandi disponibilità finanziarie è incentivato a spendere più del ragionevole, figuriamoci noi gente comune.
Riparare anziché sostituire

Riparare da soli i propri dispositivi ha diversi vantaggi:
- Risparmiamo
- Prolungando la vita di un bene esistente, non dobbiamo imparare l’utilizzo di un nuovo elettrodomestico
- Facciamo bene all’ambiente riducendo la quantità di rifiuti
- I prodotti nuovi sono spesso più fragili e meno riparabili di quelli vecchi. Riparando, evitiamo di portare a casa un prodotto magari più bello e più efficiente, ma meno robusto, durevole ed economico.
- Evitiamo di dover prendere appuntamento con estranei per l’installazione e lo smaltimento di mobili e altri prodotti ingombranti
- È un’attività istruttiva perché impariamo come sono fatti e come funzionano i nostri beni.
Spesso è anche un’attività piacevole, ma a volte il confine tra soddisfazione e frustrazione è molto sottile. Ci sono quindi anche alcuni svantaggi:
- Nessuno può riparare tutto, e alcune manutenzioni devono essere lasciate ai professionisti per motivi di sicurezza o di affidabilità
- Non tutte le riparazioni sono semplici
- Ci vuole tempo per istruirsi sul da farsi, ordinare i ricambi ed eseguire la riparazione
- Alcune riparazioni richiedono grande forza fisica, per esempio quelle sui grandi elettrodomestici: bisogna fare attenzione a non farsi male
- Servono gli strumenti: un kit di base composto da una valigetta degli attrezzi e un trapano avvitatore ci costerà almeno €150. Se però trattiamo bene i nostri attrezzi e non li perdiamo, probabilmente ci dureranno tutta la vita.
Ecco quindi un piccolo elenco di alcuni oggetti riparati nel corso del 2023:
- Radio: riparata gratis aggiustando una saldatura a stagno che si era rotta. Sostituire l’apparecchio con uno identico sarebbe costato €40. La saldatrice e lo stagno sono stati acquistati da mio padre almeno 30 anni fa.
- Lavatrice: spesi €12,99 a fronte di un potenziale acquisto da €1’000, sostituendo i carboncini del motore che non girava più
- Armadio: spesi circa €15,00 per la sostituzione dei cardini delle ante e €20,00 per le guide scorrevoli dei cassetti, a fronte di una potenziale spesa di €400 per l’acquisto di un mobile simile da IKEA
- Cucina a gas: spesi €119,00 in ricambi vari, a fronte di un potenziale acquisto per €1’250
- Sega circolare: spesi €33,77 per una saldatrice a punti*, più €0,98 per la cella al litio necessaria alla riparazione della batteria guasta. Una batteria sostitutiva sarebbe costata almeno €70.
* La saldatrice va ad aggiungersi agli attrezzi in mio possesso, per cui potrò usarla in altre riparazioni. Anche se costasse €100, basterebbero 2 o 3 riparazioni per ammortizzarne il costo.
Ecco una tabella riassuntiva:
Oggetto | Riparazione | Sostituzione |
---|---|---|
Radio | Gratis | 40,00 |
Lavatrice | 12,99 | 1’000,00 |
Armadio | 35,00 | 400,00 |
Cucina a gas | 119,00 | 1’250,00 |
Batteria sega circ. | 34,75 | 70,00 |
Totale | 201,74 | 2’760,00 |
Insomma, riparare non è gratis, ma sicuramente conviene. Nel 2023 ho avuto modo di esercitarmi parecchio in questa pratica.
Speriamo che nel 2024 si rompano meno cose.
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